La Storia

La Parrocchia Santa Maria Greca, istituita il 23 maggio 1926, è situata nel centro storico di Corato. La chiesa è nata in seguito al ritrovamento prodigioso dell'icona della Madonna Greca il 18 luglio 1656. A tale evento si attribuì la liberazione di Corato dal morbo della peste. L’immagine della Protettrice della città è custodita ancora oggi nel Santuario sottostante. Nella chiesa è sepolta la Serva di Dio Luisa Piccarreta (1865 -1947), piccola figlia della Divina Volontà.
L'apparizione di Santa Maria Greca
Storia img 01 Nel luglio del 1656 il morbo della peste infestò Corato in pochi giorni. Si era sparsa la voce che la preghiera fatta con fede dinnanzi ad una antica immagine custodita nel sotterraneo di una delle torri murarie, avrebbe ottenuto la liberazione da quel flagello. Don Francesco Lojodice, dotto sacerdote, giunto sul luogo ammonì la gente accorsa di disperdersi per il rischio di contagio. Ma vinto dalla loro insistente preghiera, fece allargare l’entrata della torre e disceso per primo non vi trovò alcuna immagine. All’alba del 17 luglio tutto raccolto in preghiera, ebbe una visione: la Vergine gli fece comprendere che voleva quel luogo dedicato al suo culto. Senza indugio si recò a Trani per raccontare l’accaduto all’Arcivescovo Mons. Tommaso Sarria. Questi confortato il sacerdote, acconsentì a trasformare quel luogo in Chiesa. Il giorno dopo, sabato 18 luglio 1656, di buon mattino, con molti operai era già nel sotterraneo per ripararlo. Si propose inoltre, di far dipingere l’Immagine apparsagli in visione ma di quanti disegni e diversi abbozzi l’artista presentò, neppure uno corrispondeva a quanto veduto. Allora con molte altre persone, con viva fede, si rivolse alla Vergine che lo illuminasse. In quel momento si udì un armonioso suono di campanello e un grido di gioia: una donna cieca, recuperando la vista indicò la tavola esclamando: «Ecco Maria». Scosso da quel grido Don Francesco vide l’Immagine apparsa prodigiosamente e la riconobbe perfettamente identica a quella della visione. Ne seguì un tripudio di gioia e di amorevole lode e ringraziamento alla Vergine Maria che si dimostrò veramente Madre, poiché da quel giorno non solo cessò completamente il contagio della peste, ma tutti gli ammalati cominciarono a migliorare per guarire completamente. A tal punto che la città fu liberata dal morbo già dall’agosto di quell’anno.
L’icona raffigurante la Madonna Greca (dipinto su tavola di noce) è custodito nella cripta santuario che lungo i secoli è stato meta di pellegrinaggi legati alla devozione mariana. Le fonti ci narrano la visita di S. Gerardo Maiella nella sua storica predicazione a Corato del 1753. Così come la Serva di Dio Luisa Piccarreta ha emesso la sua professione di terziaria domenicana nel 1887 nella cripta, poco prima di restare allettata per il resto della sua vita.
Preghiera a Santa Maria Greca
Misericordiosissima Madre nostra, Santa Maria Greca,
regina degli Angeli, Avvocata nostra potentissima,
rifugio dei miseri peccatori, unica speranza dei tribolati;
ecco ai piedi tuoi, quest’oggi un indegnissimo tuo figlio,
che pieno di gran fiducia si raccomanda
alla tua cara efficacissima protezione.
O bella Signora, consolatrice degli afflitti,
gradisci l’offerta che ti faccio del mio cuore,
conservalo sempre fedele al tuo santo Amore.
Tu devi ottenermi dal buon Gesù un vero pentimento dei miei peccati.
Tu devi liberarmi da tutte le tentazioni.
Tu devi essere la mia guida, la mia speranza, la mia consolazione,
il mio sollievo per tutto il tempo della mia vita.
E nella morte mia, vieni ad assistermi, vieni a confortarmi,
vieni a consolarmi: o Maria, o Maria tanto spero, così sia.
Carmelo Cassati, arcivescovo
Consacrazione a Santa Maria Greca
Noi ti salutiamo, Santa Maria Greca,
Vergine Madre della Chiesa d’occidente e d’oriente.
Sei splendore che nulla toglie alla luce di Cristo,
perché esisti in Lui e per Lui. Tutto in te è “fiat”!
Apri le tue braccia misericordiose: siamo peccatori ma figli tuoi!
Ti consacriamo, questa nostra città di Corato
A te cara per i doni di grazia con i quali l’hai visitata.
Presentiamo al tuo amore di Madre
Gli uomini e le donne che vi abitano.
Ti preghiamo innanzitutto per i ministri ordinati,
presbiteri e diaconi perché siano una sola cosa
in Cristo, unico, eterno e sommo sacerdote.
Ti preghiamo per i bambini e i giovani:
perché crescano in età, sapienza e grazia
secondo la propria vocazione.
Ti preghiamo per le persone che vivono la terza età:
affinché narrino le meraviglie
che Dio compie di generazione in generazione.
Ti preghiamo per le coppie:
affinché scoprano la bellezza sempre nuova
dell’amore generoso, fedele e aperto alla vita.
Ti preghiamo per le famiglie:
affinché vivano la gioia dell’unità
in cui ciascuno dona agli altri il meglio di se stesso.
Ti preghiamo per le persone consacrate:
affinché sostengano le fatiche umane
nella ricerca del Regno di Dio e della sua giustizia.
Ti preghiamo per questa comunità ecclesiale
perché fedele all’ascolto della Parola
e fortificata dai sacramenti,
annunci il Vangelo in ogni ambiente di vita.
Rinnoviamo la volontà di aderire,
con amore filiale, alle verità della fede
trasmesse dalla Chiesa cattolica Madre e Maestra,
sotto la guida del Papa e del nostro Arcivescovo.
Vogliamo essere sempre più aperti al dialogo e alla collaborazione
con i cristiani di altre confessioni,
con i credenti di altre religioni,
con ogni uomo di buona volontà.
Ti chiediamo di guidare ancora i nostri passi nella Divina Volontà
per tutto il “santo viaggio” della vita.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Maria Greca:
non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta. Amen
Giovan Battista Pichierri, arcivescovo
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Le fonti storiche
  • Manoscritto di DON FRANCESCO ALESSANDRO DELLA MONICA Relazione della Sacra Immagine e della Chiesa di Santa Maria della Greca, 1764.
  • P. COSMA LOIODICE La Madonna Greca principale Protettrice di Corato. Memorie storiche, Tipografia Pontificia Mareggiani, Bologna 1870.
  • CAN. DON BENEDETTO CALVI, Notizie storiche della Madonna Greca Protettrice di Corato nel 3° centenario della sua apparizione, Arti grafiche Favia, Bari 1956.
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Storia dell'edificio
Notizie a cura dell’ARCH. ROSALIA LOIODICE, Il Santuario di Santa Maria Greca. Dal restauro al culto, Corato 2013.

Il primo luogo di culto, legato al ritrovamento dell’icona sacra nel 1656, fu ricavato in una grotta ipogea a ridosso del tracciato murario della città seicentesca. La cripta fu ampliata nelle dimensioni attuali nel 1680.
Nel 1664, per soddisfare al meglio le esigenze di culto e il gran numero di fedeli, fu eretta la prima chiesa superiore le cui dimensioni poco si discostavano da quelle della Cripta.
Nel corso degli anni la chiesa superiore è stata protagonista di diversi ampliamenti e modifiche. Tra il 1678 – 1680 la primitiva chiesa superiore fu demolita per lasciare spazio ad una struttura più ampia, che prevedeva una grande cupola, coro, sacrestia e due scale per accedere alla cripta anch’essa ampliata.
L’arcivescovo di Trani, Mons. Giuseppe Antonio Davanzati, nel 1726, dedicò e consacrò la chiesa superiore come si vede nella lapide accanto alla porta della sacrestia.
Nel 1731 ci fu un continuo susseguirsi di terremoti. La città di Corato ne rimase molto danneggiata nelle abitazioni, ma soprattutto nelle chiese. La chiesa di Santa Maria Greca fu chiusa al culto.
Nel 1764 si intervenne nella Cripta eliminando gli elementi in legno che lo ornavano, sostituendoli con decorazioni in stucco e travertino. Nella stessa occasione fu lavorata la mensa e i medaglioni dell'altare e fu rifatta la pavimentazione in maioliche dipinte di cui oggi abbiamo solo qualche traccia.
Dal 1873, la chiesa fu nuovamente chiusa al culto, seppur per un breve periodo per pericolo di crollo.
Nell’agosto 1873 fu approvato il progetto per la costruzione di una nuova chiesa, con cripta, di dimensioni maggiori, che prevedeva l’inversione dell’ingresso in seguito alla realizzazione dello “Stradone”.
La ricostruzione tra il 1873 e il 1891 rimase incompiuta. Furono ricostruiti, a partire dalle fondazioni, il fronte prospiciente Vico Santa Maria Greca e la facciata principale su Corso Garibaldi. Di questa, però, rimase incompleto il grande timpano. Si realizzò metà del lato che sporge verso il cortile, mentre su Via Santa Maria Greca la ricostruzione si limitò all’angolo.
Nel 1902 la cripta fu ampliata.
Il 13 aprile 1956 Papa Pio XII proclamò la Madonna Greca principale Protettrice di Corato e a luglio dello stesso anno, in occasione del terzo centenario dell’apparizione, l’Arcivescovo Fra Reginaldo Giuseppe Maria Addazi elevò a Santuario Mariano Diocesano la chiesa parrocchiale di Santa Maria Greca.
Nel 1992 e nel 2008 si sono eseguiti interventi riguardanti esclusivamente la chiesa superiore e le pertinenze. Il 13 luglio 2013 è stato riaperto al culto il Santuario dopo un impegnativo lavoro di restauro e risanamento durato più di un anno.
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Costituzione della parrocchia
Dalla sua costruzione la Chiesa di S. Maria Greca è una Rettoria affidata a sacerdoti diocesani secolari. Nel 1714 per volontà del Rettore Don Benedetto Candido fu costituita una “Congregazione” di Sacerdoti secolari dedicata a S. Filippo Neri.
Nel 1868 Il Capitolo di S. Maria Maggiore nomina rettore di S. Maria Greca il Can. Luigi Arbore. Nel 1879 è nominato rettore di S. Maria Greca Can. Luigi Tarallo e nel 1880 è nominato rettore il Can. Claudio Ripoli.
Dal 1887 la Chiesa di S. Maria Greca (con le Chiese di San Domenico e San Giuseppe) diventa Vicaria Curata in dipendenza dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore. Il Can. Giuseppe Gallo è il primo vicario Curato. (Decreto Arcivescovile 10 maggio 1887; Decreto Arcivescovile 21 novembre 1887; Decreto Arcivescovile 1 dicembre 1888. Decreto Regio 11 ottobre 1888; Statuto per la divisione dell’unica parrocchia di S. Maria Maggiore di Corato 1887. Tutti i documenti sono conservati nell’Archivio della Curia Arcivescovile). Il 10 settembre 1889 è nominato Vicaro Curato il Can. Giuseppe Craca. (Curia Arcivescovile, Bollario 1861-1889, busta 1 foglio 36). Dal 1899 è Vicario Curato Don Giuseppe Gallo (Libro dei Testimoniali nell’Archivio parrocchiale). Il 12 marzo 1903 il Capitolo nomina Vicario Curato Don Michele De Benedittis che fu anche primo Confessore della Serva di Dio Luisa Piccarreta (Conclusioni capitolari 1876-1910, p.180). Il 23 ottobre 1910 è nominato Vicario curato Don Giuseppe Graca (Conclusioni capitolari 1876-1910, p. 213). Nella Visita Pastorale del 1917 si registra Don Giuseppe Craca, Vicario Curato con due sacerdoti coadiutori: Don Luigi Leone e Don Benedetto Calvi, che sarà il quarto Confessore della Serva di Dio Luisa Piccarreta (Atti di santa Visita, Archivio di trani, busta 3,10).
Dal 23 maggio 1926 la vicaria Curata diventa vera e propria Parrocchia (Decreto Arcivescovile 23 maggio 1926 custodito nell’Archivio della Curia Arcivescovile; copia del Decreto custodito nella parrocchia S. Domenico e di San Giuseppe).
Dal maggio 1936 Don Benedetto Calvi è Vicario Curato e l’8 dicembre 1936 è parroco di S. Maria Greca. Il 20 ottobre 1968 è Parroco Don Andrea Bevilacqua. Nel maggio del 1984 è parroco Don Luigi Tarantini. Il 31 luglio 2001 è Amministratore parrocchiale Don Sergio Pellegrini e parroco il 31 marzo 2002.
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Le opere presenti nella chiesa
  • Entrando a destra troviamo la tela della Natività del 1783 a firma di Riccardo Caporele.
  • Nella navata di destra troviamo la statua linea raffigurante S. Anna e Maria Bambina fatta eseguire nel 1730 e protettrice a Corato delle gestanti.
  • Nel fondo della navata si trova la Cappella del santissimo affrescata nel 1939 dal pittore coratino Luigi Leone. Nel monolite poggiato sul pavimento sono custoditi i resti della Serva di Dio Luisa Piccarreta.
  • L’altare maggiore in marmo di carrara è stato realizzato nel 1891. Mentre la mensa eucaristica la sede e l’ambone in pietra di Trani sono stati realizzati nel 2008.
  • Nel 2008 sono state realizzate anche le vetrate artistiche e la copertura in bronzo del fonte battesimale.
  • Nel fondo della navata sinistra si trova un antico crocifisso in legno databile del seicento e le statue in carta pesta leccese raffiguranti l’Addolorata, San Giovanni e la Maddalena realizzate nel 1942.
  • Nella prima nicchia si trova la statua vestita di Santa Maria Greca realizzata nel 1741 per evitare che fosse portata in processione l’icona della cripta. Si temeva che nel trasporto si potesse lesionare il prezioso legno. Si deve a questa decisione il fatto che il popolo coratino abbia perso memoria dell’originaria devozione all’icona.
  • Nella seconda nicchia si trova la statua della “Pietà” fatta realizzare nel 1890 portata in processione al mattino del sabato santo.
  • Nel fondo della navata si trova la statua in cartapesta del Sacro Cuore di Gesù e S. Margherita Alacoque eseguita nel 1886 dall’Associazione del Sacro Cuore presente in parrocchia.