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18 ANNI IN QUARANTENA

ho imparato una lezione: non dovremmo focalizzarci su ciò che ci manca ma su ciò che abbiamo

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18 ANNI IN QUARANTENA

18 ANNI IN QUARANTENA

Il diciottesimo compleanno nell'immaginario comune è il compleanno più atteso, non solo perché si raggiunge la maggiore età e quindi aumentano le proprie responsabilità e anche le proprie libertà. Ma soprattutto è il più atteso per la grande festa che si è soliti fare con abiti sfarzosi, torte a tema, musica e tanto divertimento.

Da quando la pandemia ha fatto irruzione nelle nostre vite ci si chiede: "quando finirà? Quando finalmente potrò stare con i miei cari?".

Apparentemente il guaio più grande, secondo alcuni, è toccato proprio a chi l'anno scorso e quest'anno si è trovato costretto a festeggiare i suoi diciotto anni in quarantena o in zona rossa.

Sicuramente, lo sconforto di non poter avere una festa come la desideravamo è tanto e a volte prevale, però bisognerebbe vedere anche l'altra faccia della medaglia.

Seppur il proprio compleanno magari sia stato diverso dal solito, è particolare nel suo genere.

Se da una parte la pandemia ci ha tolto tanto, ci ha anche dato tanto: per il proprio compleanno sono mancate le solite cose, ma se si riflette attentamente, in realtà anche senza le cose materiali e quasi superflue il proprio compleanno può essere indimenticabile.

Perché non è la festa in sé con tutte le decorazioni e regali che ne conseguono, ciò che rimane nella nostra memoria, ma sono le persone, il loro affetto che ci fanno sentire speciali nel nostro giorno, anche a distanza.

Alla fine, ciò che conta di più è essere amati e ricambiare questo amore con piccoli gesti.

Anche io all'inizio avrei desiderato una festa grande come tutti gli altri che hanno avuto la possibilità di farlo a tempo debito, ma dopo aver vissuto il mio compleanno in quarantena, ora non è necessario per me desiderare giorno diverso da quello passato, poiché nonostante la distanza dai miei cari che più mi sono mancati, ne ho imparato una lezione: non dovremmo focalizzarci su ciò che ci manca ma su ciò che abbiamo, che anche se ci sembra poco rispetto a ciò che desideriamo ci può rendere davvero felici.

...Con la speranza di poter finalmente tornare a condividere i nostri momenti con le persone a noi più care e di poterle abbracciare.