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AVVENTO 2025.. l'inizio del nuovo Anno Liturgico ricco di tante novità

La nostra Parrocchia compie 100 anni dalla sua Istituzione

Generale
AVVENTO 2025.. l'inizio del nuovo Anno Liturgico ricco di tante novità

La nostra CORONA D'AVVENTO

Quest’anno la nostra corona d’Avvento si presenta in modo insolito: non fatta solo di verde e candele, ma costruita con mattoni e blocchi di tufo, come una piccola porzione di muro.
Questa scelta non è estetica, ma profondamente simbolica: nel nuovo anno liturgico celebriamo il Giubileo parrocchiale, ricordando i 100 anni dalla istituzione della nostra comunità e i 300 anni dalla dedicazione della chiesa.
Un anniversario così ci invita a contemplare ciò che siamo: una comunità in cammino che continua a costruire, pietra su pietra, la casa di Dio nella storia.

La Scrittura ci offre una chiave di lettura preziosa.

San Pietro ricorda ai cristiani:
“Quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale” (1Pt 2,5).

Ogni mattone della nostra corona è allora un’immagine di noi, della nostra storia, dei volti e dei gesti che hanno edificato questa parrocchia nel tempo: sacerdoti e laici, famiglie, giovani, anziani, chi ha pregato, chi ha servito, chi ha sostenuto nei momenti difficili.

L’Avvento è il tempo della costruzione della speranza. Non ci prepara a un ricordo, ma a un incontro: l’Incontro con Colui che viene.
Per questo le quattro lampade sono collocate proprio sui blocchi di tufo: la luce di Cristo si poggia sulla nostra fragilità, e la illumina.

Come dice il Salmo:
“Il Signore è mia luce e mia salvezza” (Sal 27,1).

I mattoni, materiali semplici e poveri, ci ricordano che Dio sceglie sempre ciò che è umile per realizzare la sua opera. Geremia racconta un Dio che “vigila sulla sua parola per realizzarla” (Ger 1,12): anche oggi, nella nostra parrocchia, Dio continua a costruire, a plasmare, a custodire.

Questa corona vuole essere più di un ornamento: vuole raccontare la nostra identità.
Siamo una comunità che, come dice San Paolo, “si edifica nella carità” (Ef 4,16), e che nell’anno giubilare è chiamata a rinnovare le sue fondamenta:
• la memoria grata di ciò che abbiamo ricevuto,
• la fede viva che ci sostiene oggi,
• la speranza che desideriamo trasmettere alle generazioni future.

Accendendo ogni domenica una nuova lampada, ricordiamoci che Cristo è la pietra angolare su cui tutto si regge (Ef 2,20).
E che ognuno di noi, con la propria vita, mette un mattone in più nella storia della comunità.

Che questa corona di mattoni e luce ci accompagni nel cammino di Avvento e nel Giubileo, ricordandoci che Dio continua a costruire con noi: e che noi, pietre vive, siamo chiamati a lasciarci plasmare dalla sua Grazia.

Buon Avvento!

don Vincenzo B.