1 dicembre 2025
La nostra CORONA D'AVVENTO
Quest’anno la nostra corona d’Avvento si presenta in modo insolito: non fatta solo di verde e candele, ma costruita con mattoni e blocchi di tufo, come una piccola porzione di muro.
Questa scelta non è estetica, ma profondamente simbolica: nel nuovo anno liturgico celebriamo il Giubileo parrocchiale, ricordando i 100 anni dalla istituzione della nostra comunità e i 300 anni dalla dedicazione della chiesa.
Un anniversario così ci invita a contemplare ciò che siamo: una comunità in cammino che continua a costruire, pietra su pietra, la casa di Dio nella storia.
La Scrittura ci offre una chiave di lettura preziosa.
San Pietro ricorda ai cristiani:
“Quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale” (1Pt 2,5).
Ogni mattone della nostra corona è allora un’immagine di noi, della nostra storia, dei volti e dei gesti che hanno edificato questa parrocchia nel tempo: sacerdoti e laici, famiglie, giovani, anziani, chi ha pregato, chi ha servito, chi ha sostenuto nei momenti difficili.
L’Avvento è il tempo della costruzione della speranza. Non ci prepara a un ricordo, ma a un incontro: l’Incontro con Colui che viene.
Per questo le quattro lampade sono collocate proprio sui blocchi di tufo: la luce di Cristo si poggia sulla nostra fragilità, e la illumina.
Come dice il Salmo:
“Il Signore è mia luce e mia salvezza” (Sal 27,1).
I mattoni, materiali semplici e poveri, ci ricordano che Dio sceglie sempre ciò che è umile per realizzare la sua opera. Geremia racconta un Dio che “vigila sulla sua parola per realizzarla” (Ger 1,12): anche oggi, nella nostra parrocchia, Dio continua a costruire, a plasmare, a custodire.
Questa corona vuole essere più di un ornamento: vuole raccontare la nostra identità.
Siamo una comunità che, come dice San Paolo, “si edifica nella carità” (Ef 4,16), e che nell’anno giubilare è chiamata a rinnovare le sue fondamenta:
• la memoria grata di ciò che abbiamo ricevuto,
• la fede viva che ci sostiene oggi,
• la speranza che desideriamo trasmettere alle generazioni future.
Accendendo ogni domenica una nuova lampada, ricordiamoci che Cristo è la pietra angolare su cui tutto si regge (Ef 2,20).
E che ognuno di noi, con la propria vita, mette un mattone in più nella storia della comunità.
Che questa corona di mattoni e luce ci accompagni nel cammino di Avvento e nel Giubileo, ricordandoci che Dio continua a costruire con noi: e che noi, pietre vive, siamo chiamati a lasciarci plasmare dalla sua Grazia.
Buon Avvento!
don Vincenzo B.