Carità(s)
Carità, dal latino caritas –atis significa affetto, benevolenza, (s)olidarietà. Donare affetto a qualcuno non è poi così scontato, ed è per questo che un gesto verso gli altri nasce anche da un forte atto d’amore per sé stessi. L’amore si condivide attraverso atti di benevolenza, ed è da qui che nasce il progetto Caritas. La Caritas è un’associazione che opera a livello cittadino per le persone meno abbienti; è gestita da sacerdoti e volontari.
Quest’anno ci sono dei volontari speciali e siamo proprio noi: il gruppo GIOVANI!
Ci siamo lanciati in questa esperienza, non solo perché ci è stato chiesto di aiutare ma per sentirci più CHIESA, rendendo concreto il comandamento di amore verso il prossimo. A questa chiamata abbiamo risposto con un “sì” deciso, anche se non sapevamo bene come interagire con coloro che si apprestavano al centro caritas. Ci siamo accorti che con un semplice sorriso, una semplice chiacchierata, il nostro “lavoro” è stato portato a termine con successo. Rivedere per un attimo, in quei volti amareggiati, spuntare un sorriso pieno di speranza, è stata per noi una grande ricompensa. Sono solo due ore, ma è proprio in quei pochi minuti che devi cercare di dimostrare tutto l’affetto, senza far sentire qualcuno inferiore.
Ci siamo accorti che è in un piccolo gesto, che c’è tutta la complessità dell’amore. Una complessità bella, si intende, come quelle cose che non sai come risolvere, ma che ti attirano, ti disarmano. È poi quando tutto si conclude che comprendi davvero cosa sia successo: nell’aiutare a sistemare le vivande nelle buste, sei stato te stesso, con tutto il cuore e un semplice sorriso, ti sei spogliato di quel pregiudizio e ti sei fatto fragile. Noi ci siamo fatti fragili come loro, come quelle stesse persone, quegli stessi volti, quegli occhi e quei sorrisi tremolanti che ci siamo trovati davanti. Ma dopo aver donato, dopo quello scambio, siamo diventati più forti, insieme come se ci fossimo mescolati. Ed è per questo che ancora oggi, alcuni di noi stanno scegliendo di ripetere questa esperienza.
Stiamo insieme, aiutiamo il prossimo e il tempo sembra trascorrere veloce. Siamo felici e nemmeno ce ne rendiamo conto. Forse questa esperienza non aiuterà solo altre persone, ma anche noi stessi, noi come singoli e noi come gruppo. Non è scontato, anzi fa riflettere. Fa riflettere questa forza di voler continuare a sperare e a donare speranza. Perché quest'anno, forse, diverso non lo è stato. Basta crederci e capire che per le piccole cose, per un atto di carità, non c'è ostacolo che tenga. E noi continueremo a sperare, ad amare, ad aiutare. Perché nessuno è migliore di noi, ma insieme le nostre fragilità diventeranno la forza che aiuta noi e le persone che incontriamo ad andare avanti! Come? Nella carità!
Disponiamoci ad accogliere Gesù, in cuori sempre più puri.
Buon anno a tutti!