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ColoriAmo la città “Per essere vicini nella distanza”

Bambini e nonni per addobbare l'albero di Natale di tutti.

Generale
ColoriAmo la città
“Per essere vicini nella distanza”

Molti sanno è da qualche anno che insieme a collaboratori della parrocchia Sacra Famiglia e alcune nonne mi occupo di un progetto di lettura creativa con la finalità di creare spazi di aggregazione e accoglienza cercando di favorire il dialogo intergenerazionale. Quest’anno a causa del coronavirus il laboratorio non è stato possibile avviarlo ma ci chiedevamo come poter proseguire, non volevamo lasciare i bambini e ancor meno le nonne. …Cosi decido di fissare un incontro on line per capire con lo staff cosa fare. Decidiamo di creare un laboratorio a distanza con nonne, mamme e bambini nel creare manufatti con l’utilizzo del filo di lana accompagnati da un biglietto con un messaggio, un atto d’amore, un pensiero, il tutto servirà nell’addobbare alcuni alberi della città. L’idea mi sembrava bellissima! ColoriAmo la città “per essere vicini nella distanza”. Immaginavo quel filo di lana entrare e uscire dalle nostre case tenendoci uniti, essere una presenza attiva anche per la città con un piccolo segno di speranza. Si decise che per invitare i bambini avremmo creato un video, e per aiutarli nella creazione dei pon pon realizzare un tutorial per loro, avrebbero così rivisto i nostri visi e magari ci saremmo sentiti più vicini. Insieme a tanto entusiasmo nell’incoraggiare il gruppo che alle volte si sente dire: ”Come potete pensare che la cosa possa interessare in questo momento? I bambini sono super impegnati con lezioni on line...” A messa in quelle domeniche, la parabola delle vergini e quella dei talenti, Dio sembra parlarmi. Affido tutto, gettando ogni mia preoccupazione in Lui, con una rinnovata consapevolezza che i miei piccoli gesti avranno valore solo se fatti con quel “con te Gesù”. E’ stato bello ricevere le foto dei bambini fare i pon pon con le loro mamme, alcune nonne con i nipoti, altre farsi aiutare dai mariti nel raggomitolare la lana, l’amore è stato messo in circolo, ognuno ha messo a disposizione i propri Fili dando vita a una coloratissima trama fatta di sfumature e nodi simbolo di quelle relazioni che vogliamo continuare a tessere. Il nostro albero è poi stato addobbato e la sera del 7 dicembre illuminato, colorando piazza Palermo. Lidia Acella

Un altro alberello addobbato è stato portato invece presso l’ospedale di Bisceglie, presidio Covid, per colorare anche questo importante luogo. Così ha scritto Rosanna Mongelli, dottoressa dell’Ufficio igiene presso l’ospedale: “Missione compiuta!?? Quel "filo di lana" intriso di amore di tanti è arrivato fin qui, Covid Hospital di Bisceglie. Sala d'attesa di ambulatori di pediatria, riabilitazione per disabili e ginecologia. Non un reparto. Ma una grande, "asettica" sala d'attesa. Non ero convinta di questa collocazione. Poi mi guardo intorno. Vedo bambini irrefrenabili prima di essere sottoposti ad una visita medica e mamme che tra mille pensieri cercano sapientemente di distrarli nell' attesa del proprio turno. Vedo donne in gravidanza, in attesa del più grande dono, una nuova vita in questo tempo di incertezze e paure. Vedo disabili e accompagnatori, in attesa della loro seduta di riabilitazione. Vedo soprattutto lo sguardo di tutti convergere su quell'unico albero coloratissimo, pieno di luci, di tanti piccoli capolavori, di poesie che allietano gli animi e scaldano il cuore. In questa sala d' attesa vedo gli occhi di tutti loro, riempirsi di speranza, nell' attesa di "buone notizie". Va benissimo qui. Lo metteremo proprio qui. In sala d'"attesa".