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Vivo coi sogni appesi

Serata in preparazione all'ordinazione presbiterale di don Felice Musto

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Vivo coi sogni appesi

Vivo coi sogni appesi

Il sogno di don Felice Musto: una serata dedicata alla bellezza della vita 

Una serata meravigliosa all’insegna della bellezza della vocazione, delle scelte di vita e dell’amore è stata vissuta venerdì scorso 7 ottobre nella chiesa Santa Maria Greca.

“Vivo coi sogni appesi” il titolo dato da don Vincenzo Bovino che ha pensato a un modo diverso di vivere la preparazione all’ordinazione sacerdotale di don Felice Musto.

Molto conosciuto in parrocchia, nella quale ha ricevuto tutti i sacramenti e ha prestato diversi servizi pastorali, don Felice, emozionato e circondato dall’affetto della sua famiglia, dei suoi amici e parrocchiani, ha dato la sua testimonianza attraverso un’intervista condotta dalla giornalista Francesca Maria Testini.

 

A partire dal sogno come de-siderio, ricerca delle stelle, ricerca della felicità sono stati declamati alcuni temi importanti come il dono, il sacrificio e la paura, comune denominatore di ogni scelta di vita e non solo della vocazione sacerdotale.

Volevo capire come essere veramente felice – ha dichiarato don Felice – e così partendo dal mio nome ho iniziato a ricercare la felicità…e pian piano l’ho trovata in Dio, nel servizio alla Chiesa”.

 

A fornire spunti di riflessione per tutti i presenti, tra i quali spiccavano molti giovani, anche due brani magistralmente interpretati da Francesco Martinelli, Mariangela Graziano, Tristano Martinelli e Daniela De Palma del Teatro delle molliche: “La bottega dell’orefice” di Karol Wojtyla, vero  e proprio elogio del sogno d’amore di due ragazzi che decidono di sposarsi;  e “L’usignolo e la rosa” di Oscar Wilde che parla dell’amore come una cosa meravigliosa che vale più della vita, che è più saggia della filosofia e più potente del potere ma che in un’epoca dove essere pratici è tutto spesso viene considerato sciocco.

Emozionante l’esibizione di danza di sei splendide e brave ragazzine (De Giglio Delia, Maldera Marialuisa, Maggiulli Clelia Maria, Nesta Giulia, Quinto Giada e Zaza Paola) su una coreografia d Mariangela Scaringella e il brano musicale di Ultimo “Sogni Appesi”.  

I sogni appesi sono sogni che al momento non sono concreti e rimangono sospesi tra quello che sei e quello che vorresti essere.

Speciale e importante l’accompagnamento musicale della serata affidato ad alcuni ragazzi della parrocchia (Nicla Serena D’Ingeo e Martina Di Caterina alle chitarre, Massimo Miscioscia alla tastiera e Alfonso De Feo alla voce) che hanno aperto e chiuso la serata con due brani pop-rock: “Il sognatore” dei Rio e “Lontano da me” di Niccolò Fabi.

Ognuno di noi porta dentro di sé sogni, piccoli o grandi che siano, e spesso proprio allontanandosi da se stessi, e avvicinandosi agli altri, si comprende meglio chi siamo e cosa ci rende felice.

La felicità è a portata di tutti, basta cercarla e non farsi intimorire dalle incertezze e dagli ostacoli che inevitabilmente si incontrano sul proprio cammino, convinti che ad ogni sofferenza e perdita corrisponde una contropartita: “le paure non hanno avuto il sopravvento” – ha dichiarato don Felice che al ragazzino di qualche anno fa chiede di vivere il momento, quindi anche il dubbio e l’incertezza.

 

La rinuncia più grande per me - ha confessato don Felice – è sicuramente quella della paternità, infatti scegliendo il sacerdozio non sarò mai papà, ma Gesù assicura che ci sarà restituito il centuplo di ciò che ci viene tolto e io lo sto già sperimentando a Barletta dove presto servizio pastorale da due anni: non conoscevo nessuno e ora mi sento a casa grazie all’affetto di tutti i parrocchiani”.

E in una parrocchia non coratina si immagina don Felice, tra qualche anno, con la determinazione ad annunciare Gesù con gioia, nella quotidianità e senza mai sentirsi arrivato, bensì pronto sempre a rimettersi in cammino, in cerca delle stelle.

Soddisfatto don Vincenzo Bovino ha ringraziato tutti per aver accettato il suo invito a partecipare e realizzare una serata ricca di parole, musica, teatro, danza e riflessione per tutti.